PERCHE’ LE PERSONE ASSUMONO DROGHE?

Il potere di attrazione che le droghe hanno esercitano sulle persone è strettamente collegato alle credenze e alle aspettative che esse hanno,ad un momento dato, a proposito dei loro possibili effetti. Ad esse, in altre parole, è attribuita la funzione di fornire qualche tipo di risposta, per lo più immediata, a bisogni e desideri personali che possono riguardare diversi ambiti. Così una droga può essere assunta soprattutto per modificare o alterare gli stati di coscienza, per espandere i livelli di consapevolezza personale, per sperimentare sensazioni intense e inusuali, per ricercare una dimensione altra da quella della quotidianità. Può altresì essere identificata come un mezzo che consente di semplificare, migliorare e rendere più intense le relazioni con gli altri, favorendo comportamenti più sciolti, disinibiti, socievoli o per facilitare sentimenti di fusione nei confronti di un gruppo di ampie dimensioni. Può rendere più soddisfacente l’immagine di sé favorendo sentimenti di maggior efficacia e controllo personale, rafforzando l’autostima, attenuando autovalutazioni negative, o addirittura, favorendo la definizione dell’identità. Può inoltre simboleggiare il passaggio a una nuova fase di vita, costituire una sfida, facilitare esperienze di similarità e di appartenenza, o rappresentare un mezzo per fronteggiare disparate esperienze personali di disagio. Se l’uso di droga risponde a bisogni così diversificati, la comprensione del perché le persone vi ricorrono dovrà allora tenere strettamente conto della storia personale di ognuno e del rapporto che ognuno ha in un determinato momento con il suo mondo sociale. (Ravenna 1997).

 

LE PAROLE CHIAVE RELATIVE AL CONSUMO DI DROGHE

Il consumo patologico di sostanze è ripartito in due categorie : l’ABUSO di sostanze a la DIPENDENZA da sostanze.

 

Secondo la definizione del DSM IV la DIPENDENZA da sostanze è caratterizzata dalla presenza di almeno tre dei seguenti criteri:

  • L’individuo sviluppa TOLLERANZA, indicata da dosi notevolmente più elevate della sostanza necessarie per produrre l’effetto desiderato, oppure dagli effetti della sostanza che si fanno marcatamente meno evidenti con l’assunzione della quantità abituale.
  • I sintomi di ASTINENZA cioè effetti fisici e psicologici negativi, si manifestano quando l’individuo smette di assumere la sostanza o ne riduce la quantità. L’individuo può anche servirsi della sostanza per attenuare o evitare i sintomi dell’astinenza.
  • L’individuo assume la sostanza in quantità maggiori o per periodi più prolungati di quanto aveva previsto.
  • L’individuo riconosce che il suo uso della sostanza è eccessivo; può anche aver cercato di ridurne l’assunzione, senza però riuscirvi.
  • L’individuo dedica gran parte del suo tempo a procurarsi la sostanza o a riprendersi dai suoi effetti.
  • L’individuo fa un uso continuativo della sostanza nonostante i problemi psicologici o fisici da essa prodotti o esacerbati.
  • L’individuo interrompe o riduce la propria partecipazione a molte attività sociali , lavorative o ricreative a causa dell’uso della sostanza.

 

  • Per l’OMS la sindrome di dipendenza è caratterizzata dai seguenti elementi _ Consapevolezza della compulsione a usare droga, contro la propria volontà;
  • Desiderio di non usarla;
  • Abitudine relativamente stereotipata di assumere la droga;
  • Evidenti sintomi di neuroadattamento (tolleranza, astinenza);
  • Uso della droga per evitare o attenuare i sintomi di astinenza;
  • Salienza del comportamento di ricerca della droga rispetto ad altre importanti priorità;
  • Rapida reintegrazione della sindrome dopo un periodo di astinenza.

 

Per la diagnosi di ABUSO di sostanze, secondo il DSM IV, l’individuo deve esperire una delle seguenti condizioni in conseguenza dell’uso ricorrente della sostanza:

  • Incapacità di adempiere a obblighi e responsabilità importanti;
  • Esposizione a pericoli fisici;
  • Problemi di ordine legale o giudiziario;
  • Problemi sociali o interpersonali persistenti.

 

ADDICTION
Con questo termine si fa riferimento agli effetti fisici delle sostanze, identificati nella tolleranza e nello stato di astinenza. L’addiction è identificata in una serie di comportamenti stereotipati come il bisogno della sostanza, l’intensa sofferenza che

deriva dalla cessazione, il fatto che la persona “sacrifica” tutto per la droga.

 

TOLLERANZA
Il fenomeno di risposta del sistema nervoso centrale tale da ridurre gli effetti delle ripetute somministrazioni di droga.

 

ASTINENZA
La sindrome di astinenza si ha in risposta all’adattamento neurologico. La mancanza di droga provoca un effetto di scompenso che da luogo ai sintomi di astinenza.

 

CRAVING
Definito anche come “appetizione patologica”, si caratterizza per un intenso desiderio ad assumere una sostanza, accompagnata da un’altrettanta intensa sofferenza nel caso che l’assunzione non avvenga. Questo desiderio può assumere le caratteristiche dell'impellenza e della compulsività, soprattutto in presenza di specifici e particolari stimoli e rinforzi, interni o esterni.

 

INTERVENTO PSICOLOGICO  E TOSSICODIPENDENZA

I trattamenti psicologici sono ampliamente utilizzati per i disturbi da uso di sostanze e includono terapie individuali, familiari o e di gruppo, ciascuna con vari orientamenti. L’intervento psicologico è mirato a modificare i pensieri i sentimenti ed i comportamenti problematici creando una nuova comprensione di aspetti che sembrano correlati in modo causale alle difficoltà lamentate. Ci si deve occupare dei comportamenti legati alla dipendenza e dei pensieri e sentimenti che sembrano incoraggiarli, sostenerli o che ne sono il risultato. Insieme agli obiettivi specifici per la dipendenza che, per definizione, comportano la cessazione dell’autosomministrazione della sostanza, l’intervento tratta i temi inerenti ad altri aspetti della vita dei pazienti, sia passati che presenti, supponendo che alcuni di questi contribuiscono al loro attuale uso di sostanze.

 

Consulenza psicologica individuale.

Molte delle tecniche e dei principi della psicologia impiegati con i pazienti che abusano di sostanze sono simili a quelli utilizzati nel trattamento con altri pazienti. Tuttavia per curare in modo efficace i pazienti dipendenti è importante combinare una conoscenza generale della psicologia con la conoscenza della farmacologia delle sostanze di abuso, la sottocultura della dipendenza, sulla perdita di controllo che accompagna la dipendenza e sulle conseguenze biopsicosociali della stessa. Tecniche psicologiche derivanti da diversi orientamenti sono state adattate perché si concentrassero in modo specifico sul trattamento della dipendenza. Le strategie comportamentali sono state utilizzate in combinazione con altri trattamenti .

 

Psicologia  di gruppo.

Tradizionalmente l’approccio della terapia di gruppo nel trattamento della dipendenza ha rappresentato la soluzione più popolare a questo problema e, attualmente, è l’intervento di elezione. Gli attuali approcci di gruppo alla dipendenza sono emersi da diverse tradizioni: dalle associazioni di auto-aiuto, dal modello psicoeducativo, cognitivo-comportamentale e dalla tradizione psicodinamica interpersonale. Caratteristiche comuni a tutti i tipi di trattamenti di gruppo devono essere il pieno beneficio del trattamento agli individui dipendenti e il riconoscimento e trattamento delle loro vulnerabilità  di carattere e psicologiche. Il gruppo deve fornire un elevato grado di sicurezza e di strutturazione: un contratto di gruppo come caratteristica organizzatrice, delle norme condivise, espresse esplicitamente e ripetute. Il gruppo ha la capacità di sostenere e mettere a confronto, di confortare e sfidare, di coinvolgere i suoi membri in incontri che aumentano distintamente la consapevolezza dei problemi personali e del carattere. Il gruppo ha la capacità di fornire un luogo sicuro per il cambiamento.

 

Supporto alla famiglia e alle figure di riferimento.

L’abuso di sostanze ha un profondo effetto sulla famiglia e questa è un fattore cruciale nel trattamento di un individuo che ne fa uso. La  famiglia non può restare isolata nella cura di individui con un grave problema di abuso di sostanze. Essa rappresenta un attributo prezioso e spesso necessario al trattamento, in particola modo quando è integrato in un programma complessivo. Nell’intervento familiare esistono tre fasi fondamentali del coinvolgimento della famiglia nel trattamento:

1) sviluppare un sistema per instaurare e mantenere uno stato drug free;

2) attivare un metodo realizzabile di terapia famigliare;

3) occuparsi del riadattamento della famiglia dopo la cessazione dell’abuso di sostanze.

 

Variazioni ci sono in base alla sostanza abusata, all’etnia, alla tipologia familiare, allo stadio della malattia e al sesso del paziente. Importante è effettuare una diagnosi della famiglia osservando i modelli interattivi, di comunicazione, i rapporti della famiglia, le alleanze e i ruoli principali, le regole e i confini, i legami e gli stili di conflitto.

A cura di Valentina Cristofani