Corsi di Crescita Personale

 

 

CORSO PER GENITORI DI ADOLESCENTI

 

Cosa imparerai con questo corso?

  • Cos’è l’adolescenza

 

  • Genitori e adolescenza, creare un ambiente sereno

 

 

  • Gli adolescenti, il loro corpo e la gestione della sessualità

 

 

  • La comunicazione efficace tra genitore e figlio adolescente

 

 

  • I comportamenti a rischio degli adolescenti, alcool, droga, disturbi alimentari, dispersione scolastica. Come riconoscere i segnali del disagio

«L’adolescenza è una ‘malattia’ normale. Il problema riguarda piuttosto gli adulti e la società: se sono abbastanza sani da poterla sopportare».

Qualunque genitore dovrebbe imparare a memoria la massima dello psicoanalista inglese Donald Winnicott, perché quando parliamo di «famiglia adolescente» è soprattutto ai genitori che bisogna guardare.

Quando i nostri figli diventano adolescenti, l’effetto è ambivalente: siamo felici di vederli crescere, ma allo stesso tempo abbiamo paura di non riuscire a fornire loro tutto il sostegno di cui hanno bisogno. Abbiamo paura che possano prendere una strada indesiderata e pericolosa.


L’adolescenza non è il semplice passaggio dall’incantevole meraviglia del bambino alla rassicurante indipendenza dell’adulto, come vorremmo che fosse.

Di certo non lo è mentre la si vive. La sottrazione dell’intimità, fisica ancor prima che comunicativa, ci disorienta. Giorno dopo giorno, fatichiamo sempre di più a capire quello che passa per la mente dei nostri figli, anche perché sono molto abili a evitare ogni confronto e a ritirarsi nella propria stanza, magari appendendo sulla porta il cartello «Non disturbare!». E così, quando a noi genitori la sera capita di trovarci nel silenzio della camera da letto, continuiamo a pensare a loro. «Perché è ancora fuori?». «Aveva detto che sarebbe ritornato a casa presto!». «Se continua a non studiare, che cosa succederà a scuola?». «Perché è diventata così cupa?». «Ha problemi con i suoi amici?».

Nostro figlio e nostra figlia diventano un puro mistero ai nostri occhi, che non riescono più a leggere dentro i loro.
E finiamo per comportarci come amanti traditi, ci scopriamo a rovistare nello zaino dei nostri figli, a origliare qualche telefonata dietro la porta della loro stanza, rigorosamente chiusa a marcare il territorio, a carpire qualche sms agli amici, a entrare sotto falso nome nella loro pagina Facebook.

Escamotage, ingenui e indiscreti, che testimoniano il nostro smarrimento di fronte a figli che non siamo più sicuri di saper comprendere, di cui non riusciamo a controllare i sentimenti, a lenire i dolori, a prevenire gli errori che, per la prima volta, stanno compiendo in autonomia.
Parafrasando la battuta di Curt Valentin, il futuro dei nuovi cinquantenni non è più quello di una volta. A cinquant’anni tutto sembra poter ancora cambiare, persino la famiglia, che – come abbiamo detto – non è più un’entità data una volta per tutte. Persino l’identità personale non è più concepita in modo rigido: è qualcosa che, sì, porta i segni delle scelte passate, ma è ancora aperta a metamorfosi future. I cinquantenni di oggi sentono di avere ancora una parte della vita da giocarsi pienamente. Il senso delle possibilità offerte dalla vita, tipico della giovinezza, resta spiccato. Ed ecco che, in qualche modo strambo, genitori e figli si trovano a vivere una vita parallela. Diversamente giovani e adolescenti entrambi. E così, anche quando hanno dei figli, i cinquantenni attuali non si sentono più soltanto genitori, ma persone con davanti una vita piena di opportunità che possono coinvolgerli a tutto tondo. Insomma, genitori, sì, ma genitori «moderni».

Ecco che allora noi genitori, insicuri, in crisi d’identità, cerchiamo conforto nei nostri figli per le scelte che li riguardano. Non sono rimasti soli a sentire il bisogno dell’approvazione familiare. Il rapporto genitori-figli ha cambiato completamente di segno. Non sono più soltanto i figli ad aver bisogno della legittimazione dei genitori, ma sono anche i genitori che hanno bisogno delle conferme dei figli. A differenza che in passato, noi genitori ci immedesimiamo malamente nel nostro ruolo. È come se il riconoscimento e il valore stesso del ruolo genitoriale dipendessero in misura importante dall’approvazione filiale. E questo provoca un rapporto talvolta rovesciato: alimentiamo, nei casi più complicati, un rapporto di sudditanza nei confronti dei nostri figli.
Siamo passati, così, da un eccesso all’altro: dalla famiglia padrona alla famiglia serva dei capricci filiali. Meglio cedere ai desideri del figlio, piuttosto che sostenere terribili e inconcludenti litigate. Quando i nostri figli vanno su tutte le furie perché non gli abbiamo concesso il permesso di uscire che, invece, i loro amici hanno ottenuto dai propri genitori, vacilliamo: «Forse gli altri sono più comprensivi e meno ‘vecchi’ di noi?». «Che facciamo? Teniamo duro? E se poi si sente diverso dagli altri?».

Dal libro :

Come funziona una famiglia adolescente

Di Massimo Ammaniti

Cosa imparerai con questo corso?

  • Cos’è l’adolescenza

 

  • Genitori e adolescenza, creare un ambiente sereno

 

 

  • Gli adolescenti, il loro corpo e la gestione della sessualità

 

 

  • La comunicazione efficace tra genitore e figlio adolescente

 

 

  • I comportamenti a rischio degli adolescenti, alcool, droga, disturbi alimentari, dispersione scolastica. Come riconoscere i segnali del disagio